domenica 3 luglio 2011

Era da molto tempo che ospiti non si trattenevano nella tenuta Faberbleu, ed il nuovo arrivato dovette penare parecchio prima di ottenere dai padroni di casa e dalla servitù la rassicurazione che non si sarebbero mutate le abitudini quotidiane in forza del nuovo arrivato. Al "signor Vanzetti" piaceva esser trattato come un gradito ospite  di passaggio, non amava esser considerato un ingombro da accudire compulsivamente. Anche perchè di ingombrante era già la sua posizione, nei confronti di due genitori, che in fin dei conti avevano perduto un figlio a causa sua. La tenuta per tutto il giorno fu un via vai di illustri notabili che elessero inconsapevolmente ma quasi di comune accordo un'identico comportamento, dissimile solo tra i due sessi, d'un garbo gli uomini ed d'altro le donne: dei primi -pingui cinquantenni imparruccati- certamente nessuno di essi si sarebbe realmente sognato di imbarcarsi su una nave per le terre d'oltremare a vendicare la morte del giovane risoluto, coraggioso e volitivo; eppure a passo lento e con fare contenuto e altero,  parevano tradire una maestosa volontà di vendetta beffardamente frustrata dalla sorte. Non erano solo le loro stesse mogli a diffidare di questa pubblica condotta virile, e quanto a queste ultime, tutte allo stesso modo si percuotevano il petto gareggiando in disperazione e inscenando il collaudatissimo e compassato actus tragicus per manifestare la sincera vicinanza per la perdita del caro estinto. Per alcune -e neppur tra le più giovani, ci permettiamo di osservare- la perdita fu assai sentita, dato che il giovane era proprio un bel vedere; tuttavia mai pensieri sconvenienti adombrarono le candide ed immacolate coscienze, fresche quel sabato d'autunno dei lavacri Romani d'anima e corpo.

La porta si aperse di scatto e la sala in penombra fu illuminata a giorno dai finestroni dell'anticamera spalancati. Il conte sollevò lo sguardo e la servitù annunciò la presenza del "Signor Vanzetti" desideroso di aver con il conte un colloquio privato. In sommo spregio alla condotta che si sarebbe dovuta ritener propria l'italiano spinse da un lato il lacchè e con una risatina di imbarazzo varcò la soglia a passi larghi.
Il conte strabuzzò gli occhi e svenne subito dopo: ma non prima che il signor Vanzetti traesse dalla sacca di cuoio che portava con se una mano d'uomo perfettamente conservata, che recava nel dito mignolo l'anello di suo figlio. E una boccetta verde, colma d'un liquido scuro.

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